Sapientia
Una donna ricca, laica, potente – la donna più potente del suo tempo – a un certo punto della sua vita ritiene che la sua vocazione sia di fuggire, ritirandosi a vita claustrale. Un laico della sua corte, Giovanni, tenta di convincerla – leggendo per lei il testo classico della vita contemplativa: il Cantico dei cantici, in una maniera che nessuno prima di lui aveva fatto, e nessuno farà dopo – che invece soltanto assumendo in pieno il ruolo che la storia le affida e che la Chiesa si attende da lei (la resistenza armata contro Enrico IV, l’imperatore scismatico), ella potrà realizzare la sua vera vocazione e trovare la sospirata dimensione di unione con Cristo: insomma, le propone la teoria e la pratica di una vita contemplattiva. Un testo di assoluta contemporaneità nel dibattito sul ruolo della donna nella società e nella Chiesa.
Carlo Dezzuto, prete diocesano di Biella, laureato in Fisica, dottore in Diritto canonico e licenziato in Teologia con una tesi sui Prologhi latini del XII secolo ai Commentari al Cantico dei Cantici, ha insegnato Storia della Spiritualità Medievale al Centro di Studi di Spiritualità della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano.
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