Lectio
In controtendenza rispetto a una vistosa deriva della "manualistica" recente, questo sussidio per la scuola di teologia non mostra nessuna indulgenza verso il genere "amiccante" di una letteratura troppo desiderosa di manifestare la convinzione che la precisione del pensiero e il rigore dell'esposizione sono orpelli non necessari quando si tratta di comprendere la fede. La sua impostazione presenta infatti tutta l'eleganza e tutta la ruvidezza della impostazione "classica". Il testo unisce la sobria linearità di una esposizione sistematica con il movimento creativo dell'intelligenza che interpreta. L'A. è ben cosciente dello scarto fra un'impostazione dottrinale obsoleta e il nuovo irrinunciabile sfondo ormai acquisito dalla intelligenza credente. Il testo è pensato nella prospettiva di quella singolare figura "escatologica" che è "l'assetto definitivo dell'uomo nel definitivo mistero del Signore "esaltato" alla destra del Padre."
Marco Bernuzzi
Massimo Epis (ed.)
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